Alle spalle del Progetto Filippide, c’è una società sportiva dilettantistica, l’Associazione Sport e Società fondata nel 1983 e da quel momento affiliata al CIP, l’Ente che per decreto della Presidenza del Consiglio è in Italia preposto a controllare, gestire e diffondere lo sport per atleti diversamente abili.

Spirito dell’Associazione è da sempre quello di dimostrare come lo sport possa diventare per soggetti affetti da disabilità mentale, uno strumento funzionale all’acquisizione di una propria autostima, a migliorare le proprie autonomie personali, all’integrazione sociale. Per questi motivi si è posta da sempre come polo sperimentale di tecniche di allenamento, in particolare per l’atletica leggera e il nuoto, senza dimenticare i corsi di avviamento al pattinaggio e rotelle, allo sci nordico, al tennis, di attività sportive per particolari disabilità, non vedenti, sordo ciechi.

Nell’ambito di tali sperimentazioni, con il tempo l’Associazione ha dedicato una speciale attenzione ai disabili affetti da autismo, individuando una corrispondenza tra le ecolalie di tali soggetti e il gesto atletico del maratoneta.

Sulla scorta di tale intuizione nel 1993 per la prima volta in Italia, un atleta autistico allenato dall’Associazione Sport e Società (poi Progetto Filippide), partecipa ad una Maratona, quella di Torino, percorrendo i 42 km in meno di 4 h. Un successo memorabile che ha portato ad un incremento degli allenamenti fino a partecipare alla 25° Maratona di New York nel 1994, e ottenere poi l’ingresso al Centenario della Maratona di Boston nel 1996.

Nel 1999 l’Associazione prepara questo atleta autistico per la spedizione in Himalaya, al Campo base della Piramide Ev-K2 del C.N.R., raggiunta nell’ottobre del 1999.

Nel 2000 prepara e accompagna lo stesso atleta per la Mezza Maratona delle Isole Svalbard, la maratona più a Nord del mondo, a 80° latitudine Nord, a circa 800 km dal Polo Nord.

Grazie a queste iniziative dal grande eco mediatico e a seguito delle numerose richieste pervenute all’Associazione da parte di tante famiglie, nell’ottobre del 2000 nasce a Roma il Progetto Filippide, riservato alla attività sportiva per soggetti affetti da conclamata sindrome autistica o affetti da malattie rare correlate con l’autismo, (Sindrome di Martin-Bell, Sclerosi Tuberosa, Sindrome di West,..).

Il Centro Pilota di Roma del Progetto Filippide si è ulteriormente ingrandito e oggi vede divisi i suoi atleti in tre categorie: “piccoli”, “adolescenti” per la sezione nuoto e “adulti” per la corsa.
I piccoli e gli adolescenti sono avviati all’attività natatoria che meglio si presta -per le sue caratteristiche tecniche e ambientali- ad una iniziazione sportiva dolce e graduale. In questo modo, attraverso il rapporto con l’istruttore/istruttrice fatto di gesti, parole e percezioni, si favorisce allo stesso tempo lo sviluppo delle facoltà relazionali.
A questi si affianca poi la squadra di Nuoto Sincronizzato, composta da atlete affette da sindrome di down, allenate da tecnici di rilievo nazionale (ex atlete Olimpiche della Nazionale Italiana di Nuoto Sincronizzato).